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Vent'anni fa i computer, in quanto stereotipo tecnologico, non erano altro che strumenti costosi per professionisti o macchine da gioco per fanatici. Oggi li ritroviamo in ogni oggetto del nostro vivere quotidiano, dai telefoni cellulari ai forni a microonde, dalle cyclette alle macchine da cucire (ci sono gi� dodici chip per ogni uomo, donna e bambino sulla faccia della Terra). All'epoca in cui le macchine erano strumenti analogici l'interazione con esse avveniva attraverso un contatto diretto e fisico. Si caricava l'orologio e si girava una rotellina per impostare l'ora; si premeva un pulsante per accelerare o rallentare la velocit� di un frullatore; si spostava una leva per cucire in senso inverso ed era possibile vedere il meccanismo che consentiva tutto questo. Invece una macchina elettronica � diversa. Presuppone innanzitutto che l'utente possieda competenze tecniche e spesso risponde anche a stimoli indipendenti da noi, in maniera pi� complessa, meno immediata perch� parte di un sistema o di un ambiente. L'uso di queste apparecchiature � in costante crescita, tuttavia la nostra interazione con esse si rivela spesso difficile, distorta, a volte poco utile e raramente piacevole. Nella sostanza non � detto che, se non � utilizzata al meglio, la tecnologia, a prescindere da come viene concepita, migliori la vita. Se da un lato il disegno industriale tradizionale si concentra sulla funzionalit� del prodotto e sul suo aspetto di oggetto, tramite un approccio progettuale l'interaction design pone l'accento su un altro tipo di presupposto: progettare la tecnologia al servizio della qualit� della vita umana. Un oggetto in cui vi sia un dispositivo computerizzato, infatti, non soltanto deve funzionare a dovere e avere un aspetto gradevole: deve anche e soprattutto essere progettato in modo tale che l'interazione, lo scambio delle informazioni e la comunicazione siano chiare, efficaci e rispondano a reali desideri e necessit�. Solo cos� potr� essere un'esperienza che migliora la qualit� della vita quotidiana. L'interaction design come disciplina prende a prestito la teoria e la tecnica dal design tradizionale affiancandolo ad approcci teorici e prassi proprie di altre discipline. Si tratta di una sintesi "gestaltica" di procedure e metodi unici, di un approccio progettuale per definire manufatti, ambienti e sistemi. L'interaction design � volto pertanto a esplorare il dialogo tra i prodotti, le persone e i contesti (fisici, culturali, storici); ad anticipare in che modo l'uso dei prodotti influenzer� la comprensione umana; a definire la forma dei prodotti in relazione al loro comportamento e utilizzo. L'interaction design non si occupa soltanto di dispositivi fisici, ma anche dell'articolazione dei servizi all'utente. Le nostre vite sono sempre pi� intrecciate attraverso reti di telecomunicazioni e pervase da elementi immateriali come la musica, i film, la TV e altre fonti di informazione. I servizi forniti da aziende ed enti pubblici sono tanto importanti quanto lo strumento tecnologico che ci consente di accedervi: il telefono, la segreteria telefonica, il computer palmare, ecc. L'esperienza che abbiamo di queste apparecchiature dipende dal modo con cui interagiamo con l'architettura del servizio stesso e dal valore che all'oggetto viene assegnato perch� parte del servizio. L'interaction design sviluppa quindi lo studio del design di elementi materiali, � vero, ma anche il design dell'immateriale. Nel prossimo futuro le tecnologie interattive avranno bisogno di un nuovo tipo di design, creato dall'unione del design, del suono, della grafica e del prodotto e da una contestualizzazione temporale e culturale. Lo sviluppo di questo tipo di design porter� a una nuova estetica, accanto a quella dell'uso e della forma: quella dell'esperienza. Comunicazione e interaction design convergono laddove l'approccio per entrambi � quello di porre al centro del sistema le reali esigenze e le prospettive di miglioramento dell'esistenza umana.
1. Comprendere l'esperienza degli utenti
2. Immaginare nuovi prodotti o servizi....
3. 'Just-enough' prototyping:
4. Ideare delle soluzioni:
5. Plasmare l'esperienza interattiva... 6. Presentare e verificare il risultato
� invece dalle parole degli studenti e dei docenti di Interaction-Ivrea che meglio emergono le vere qualit� e competenze di un interaction designer e le definizioni pi� appropriate di interaction design.
"Interaction Design � la missione impossibile di discernere cosa DOVREBBE ACCADERE (tra me e il mondo) da cosa � ACCADUTO. E quindi adattarvisi."
"L'interaction design fa parte di una nuova evoluzione del nostro ambiente artificiale: macro e micro".
"Per me l'interaction design ha a che fare con la gente e con la possibilit� di minimizzare quei momenti di frustrazione che avvengono quando si ha a che fare con un sistema o con un apparecchio nuovo o troppo complicato".
"� come cucinare, con le dita fasciate da un giro di nastro isolante, mentre prepari una nuova ricetta e i tuoi ospiti stanno gi� suonando alla porta..."
"Oggi sta nascendo l'interaction design che domani sar� cuore, mente, corpo e motore della produzione di artefatti, sistemi e servizi tecnologici i quali caratterizzeranno la vita di ogni giorno nei Paesi industrializzati (e inevitabilmente di quelli in via di sviluppo), cos� come ha fatto finora l'industrial design."
"Interaction design = confusione, potenzialit�, dinamismo. "
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